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Capitolo “Residui tossici e aspetti collaterali dei fitofarmaci ” - volume secondo - pag. 13-22
Autori: P. Flori, P. Musacci, R. Stanzani, R. Zironi
Si sono esaminati, su uva e su mosto, i residui determinati dai trattamenti antibotritici a base di Vinclozolin, Serinal, Iprodione e Procimidone. Sono stati presi in considerazione calendari e dosi dintervento diversi, valutando, sul mosto, la degradazione dei prodotti per effetto della fermentazione, la distribuzione dei residui tra fase liquida e fase solida (fecce, lieviti, sostanze colloidali) e l'azione adsorbente esercitata sui residui dai più ricorrenti chiarificanti minerali (carbone attivo e bentonite).
La ricerca ha evidenziato un maggior effetto residuale dei trattamenti antibotritici condotti secondo il criterio di intervento a "turni misti" rispetto a quello a "turni fissi".
Nel mosto i residui sono risultati presenti per lo pi๠in soluzione e solo in corrispondenza dei trattamenti pi๠tardivi compaiono localizzati sulle fecce in sospensione.
L'aggiunta al mosto dei chirificanti minerali provoca un chiaro abbassamento e livellamento dei residui antibotritici, già in parte degradati dal processo di fermentazione a 8 giorni dall'ammostamento delle uve.
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