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Capitolo “Sessione \” - volume primo - pag. 433-460
Autori: A. Canova, O. Lovisolo, G.P Martelli, A. Quacquarelli , E. Refatti
I problemi relativi alla certificazione vengono trattati principalmente per agrumi, drupacee, pomacee, vite e fragola. Norme valide per l'intero Paese sono in vigore solamente per la vite, mentre per ltri fruttiferi esistono norme locali specialmente in Emilia-Romagna, Alto Adige e Trentino.
Per gli altri piccoli frutti (lampone, rovo, ribes e mirtillo), olivo e fruttiferi minori o nuovi (noce, nocciolo, fico, kaki, pistacchio ed actinidia) e le piante forestali o da legno, principalmente olmo e pioppo, vengono date notizie principalmente al fine di non peggiorare la situazione attuale e mettere in atto eventuali certificazioni fitosanitarie nel caso di importanti nuovi impianti.
Relativamente alle piante ortensi c'è all'estero una vasta esperienza sulla certificazione per la patata; da noi sarebbe bene venisse estesa a carciofo ed aglio.
Proposte vengono fatte anche per le piante ornamentali propagate agamicamente in considerazione della loro notevole importanza economica.
Si accenna ai problemi di certificazione dei semi auspicando che aggiornamenti della attuale legislazione pongano maggior attenzione ai problemi virologici.
Viene accennato anche a ciò che si sta facendo nel campo della certificazione nei principali altri paesi del bacino del Mediterraneo e ad un piano F.A.O., coordinato dal nostro Paese, per il miglioramento sanitario della frutticoltura (vite, agrumi, drupacee) nei paesi del Mediterraneo meridionale e Medio Oriente.
Nel capitolo conclusivo vengono riassunte le iniziative del M.A.F. e viene discusso ciò che bisognerebbe fare in Italia nel campo della certificazione fitosanitaria.
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