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Capitolo “Piante infestanti” - volume primo - pag. 297-302
Autori: M. Bovio, G. Gay Eynard, S. Lembo, A. Morando, D. Morando
In un vecchio vigneto di "˜Moscato bianco' (6920 ceppi/ha), si sono effettuati confronti tra inerbimento spontaneo e a base di trifoglio, con trattamenti erbicidi di post-emergenza (glifosate e glufoinate ammonio) da soli o abbinati a terbumeton+terbutilazina. La produzione maggiore d'uva si è avuta nelle parcelle diserbate con glifosate+residuale e la minore in quelle inerbite senza, però, che questa riduzione avesse effetti positivi sul tenore zuccherino dei mosti; le uve tuttavia hanno risentito in minor misura degli attacchi di Botrytis cinerea. Le viti su suolo inerbito sono meno vigorose di quelle su suolo diserbato chimicamente. I trattamenti diserbanti comprendenti anche prodotti residuali paiono essere quelli più efficaci come contenimento delle infestanti, ma il loro uso può essere in contrasto con una gestione ecosostenibile del vigneto. I trattamenti eseguiti soltanto con erbicidi di post-emergenza e la trasemina con trifoglio sono apparsi soluzioni valide, benchè la persistenza del trifoglio bianco non sia stata soddisfacente.
Parole chiave: Vitis vinifera, vite, produzione, inerbimento, diserbo.
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