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Capitolo “Funghi, batteri, virus” - volume secondo - pag. 409-418
Autori: G. Gay Eynard, S. Lembo, C. Lovisolo, A. Morando
L'evoluzione del comportamento agronomico del "˜Moscato bianco', in un vigneto declive inerbito, cui sono state annualmente somministrate dosi crescenti di azoto (0, 40, 80, 160 unità /ha) in un unic intervento primaverile, è stata seguita per 6 anni, integrando lo studio con rilievi su sviluppo delle infestanti, grado di attacco di diversi parassiti (peronospora, oidio, Botrytis cinerea, acari, cicaline), presenza di ausiliari predatori (fitoseidi). Le differenze sono apparse contenute fino ad apporti pari a 80 unità di azoto ed anzi i risultati migliori - anche come maturazione - sono stati ottenuti con apporti di 40 unità sia nei confronti del testimone sia del massimo apporto azotato, che ha determinato un significativo aumento nell'attività vegetativa con riflessi negativi sulla maturazione dell'uva e sulle sue condizioni sanitarie. Risulta chiaramente confermato che un'eccessiva nutrizione azotata rende la vite pi๠sensibile agli attacchi dei parassiti. In particolare appare preoccupante la diffusione e l'intensità degli attacchi di Botrytis cinerea al grappolo, cui il vitigno è molto sensibile.
Parole chiave: vite, dosi di azoto, qualità dell'uva, interazione con l'inerbimento, muffa grigia.
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