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Capitolo “Fitofagi e fitomizi” - volume primo - pag. 445-452
Autori: G. Chiavaroli, D. D'Ascenzo, R.A. D'Azzena, G. Di Giacomo, A. Marchegiani, M.A. Scotillo
Alla luce delle disposizioni introdotte dalle recenti misure agroambientali, sono state riconsiderate le modalità d'intervento contro la tignoletta della vite (Lobesia botrana) allo scopo di coniugar un basso impiego di fitofarmaci con un elevato grado di protezione. Negli anni 2000 e 2001 sono state condotte 3 prove per saggiare l'attività di alcuni principi attivi a diverso meccanismo di azione, adottando strategie d'intervento diversificate. Sono stati utilizzati i regolatori di crescita tebufenozide e lufenuron con interventi diretti contro la 1^ o la 2^ generazione; esteri fosforici, formulati biologici ed il recente derivato di origine naturale spinosad con trattamenti effettuati in 2^ generazione e posizionati in relazione alle caratteristiche dei singoli p.a.. Pur in presenza di una pressione del lepidottero significativamente diversa nei due anni, i risultati ottenuti con i regolatori di crescita applicati in 2^ generazione sono stati eccellenti, con un grado di controllo dal 92 al 99%. Il livello di efficacia ha presentato maggiore variabilità utilizzando i regolatori di crescita contro la 2^ generazione e gli altri p.a. di sintesi e biologici contro la 2^ generazione.
Parole chiave: Lobesia botrana, tignoletta, strategie di controllo.
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