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Capitolo “Funghi, batteri, virus” - volume secondo - pag. 375-380
Autori: G. Chiavaroli, D. D'Ascenzo, D. De Falcis
L'oidio della vite rappresenta una costante minaccia per la viticoltura dell'Italia centrale, suscitando sempre un elevato livello di preoccupazione tra i viticoltori. La recente introduzione nella femacopea agricola di antioidici a differente meccanismo di azione (strobilurine e fenossiquinoline) rispetto agli ormai noti triazoli, ha indotto il Servizio Fitosanitario della Regione Abruzzo ad effettuare, negli anni 2000 e 2001, specifiche prove allo scopo di validarne l'efficacia in ambiente molto favorevole allo sviluppo del patogeno e su cultivar suscettibili. Si sono, inoltre, confrontate diverse strategie di intervento introducendo, tra l'altro, l'alternanza di p.a. fungicidi con diverso meccanismo d'azione per una corretta gestione di eventuali meccanismi di resistenza. In entrambe le annate, i fungicidi saggiati, azoxystrobin, trifloxystrobin, quinoxyfen, IBE e formulati di copertura, da soli o in alternanza tra loro, hanno permesso di conseguire elevati livelli di protezione.
Parole chiave: oidio, Uncinula necator, fenossiquinoline, strobilurine, difesa.
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