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Capitolo “Funghi, batteri, fitoplasmi, virus.” - volume secondo - pag. 171-176
Autori: E. Bassignana, S. Cravero, P. Crovella, D. Ferrari
Si riferiscono i risultati di due prove sperimentali condotte in Piemonte nel 2002 e 2003, finalizzate alla riduzione d'impiego del rame. La sperimentazione ha posto a confronto formulati a basso appoto del metallo ed applicati con modulazione in funzione del rischio infettivo presunto. Nel 2002, in condizioni di elevata pressione del patogeno l'efficacia dei fungicidi è stata generalmente elevata nella difesa del grappolo e in misura inferiore nelle foglie. I migliori risultati sono stati raggiunti dall'ossido rameoso e da un idrossido di rame (composizione: 400 g/l di Cu metallo), mentre la minore protezione è stata fornita dalla tesi che prevedeva il solfato di rame prima dell'allegagione ed in seguito un formulato di peptidato di rame (89,6 g(l di rame metallo da idrossido). Nel 2003, viceversa, la malattia è stata praticamente assente sui grappoli mentre le foglie sono state colpite lievemente solo a fine campagna. Per la riduzione del rame è importante scegliere validi formulati a ridotto apporto del metallo ed impiegato con criteri di modulazione in relazione al presunto rischio infettivo.
Parole chiave: vite, Plasmopara viticola, peronospora, difesa, rame, agricoltura biologica.
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