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Capitolo “Insetticidi” - volume unico - pag. 185-189
Autori: A. Kovacs, R. Righi
Esaminando con un metodo rapido basato sulla "diffusione in agar" l'attività anticolinesterasica di diversi parathion, si è notato quanto segue:
a) L'attività anticolinesterasica del parathion a parità di principio attivo, dipende dal processo di preparazione del principio attivo stesso e dalla formulazione.
b) E' stato confermato che la luce dei tubi solari impiegati annienta l'attività anticolinesterasica del parathion trasformandolo, come è noto dalla bibliografia in paraoxon.
c) I.e temperature comprese fra O e 40° C influiscono poco sulla conservabilità del parathion distribuito su dischi di carta cromatografica.
d) I raggi U.V. in genere fanno diminuire notevolmente, nello spazio di 6 giorni, l'attività anticolinesterasica del parathion: però esistono formulazioni nelle quali l'attività , al contrario, aumenta in seguito a tale irradiazione.
e) Formulazione e provenienza influiscono in misura sensibile sul comportamento del parathion nei riguardi di vari fattori ambientali.
f) Come conclusione finale si può dire che, se i risultati ottenuti in vitro verranno confermati con prove in vivo, potremo disporre di un mezzo relativamente semplice per creare, quasi a ns. scelta, un insetticida a pronta azione od a lunga persistenza partendo dal medesimo principio attivo.
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