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Capitolo “Aspetti indesiderabili dei fitofarmaci - Effetti secondari sulla fauna e sulla flora” - volume unico - pag. 125-129
Autori: A. Arzone, P. Ferrazzi, F. Marletto, C. Vidano
Negli areali viticoli di S. Stefano Roero e di Monteu Roero, 750 colonie di api sono state distrutte da antiparassitari trattati su vite Nebbiolo in fioritura. I massici apicidii sono risultati circosritti al comprensorio difeso da peronospora e oidio con zineb e zolfo bagnabile distribuiti mediante elicottero. L'azione di zineb e zolfo bagnabile saggiata su api in prove di laboratorio per ingestione e per contatto è risultata scarsamente tossica. L'andamento della mortalità , iniziata in giugno e terminata in settembre con la totale estinzione delle 750 colonie, ha portato alla ricerca ed all'accertamento della presenza di carbaryl in polline di vite conservato in favi e in api morte nel mese di giugno. Le cause dei massicci apicidi avvenuti negli areali viticoli di S. Stefano Roero e di Monteu Roero potrebbero essere altre ancora. Polline di vite e carbaryl costituiscono però un binomio sottolineato recentemente anche da ricercatori tedeschi per stragi di oltre 7.000 colonie di api operanti presso vigneti del Reno.
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