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Capitolo “Aspetti indesiderabili dei fitofarmaci - Residui tossici e metodi di analisi” - volume unico - pag. 73-78
Autori: E. Baldacci, G.G. Conti , B. Gobis
Da un primo e parziale spoglio della letteratura italiana risulta che: 1) l'inquinamento degli alimenti da fitofarmaci non supera in Italia i valori delle dosi giornaliere accettabili fissate dalle Auorità Internazionali; 2) questa conclusione emerge prevalentemente da indagini svolte nel 1971-'72 su diete non preparate e su alimenti pronti al consumo: un'indagine programmata alla data attuale dovrebbe non solo confermare tali dati ma verosimilmente dare risultati migliori a seguito dei noti provvedimenti di divieto adottati recentemente nei riguardi di vari insetticidi clororganici; 3) l'inquinamento degli alimenti appare maggiore per quelli di origine animale e per quelli vegetali che subiscono necessariamente un periodo di conservazione, a causa di trattamenti disinfestanti ad animali, stalle e magazzini. Alla contaminazione degli alimenti concorre anche un inquinamento di origine industriale, la cui incidenza deve essere accuratamente valutata.
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