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Capitolo “Nuovi indirizzi di Difesa” - volume primo - pag. 431-440
Autori: R. Barbieri, R. Becchi , C. Casarini, G. Celli
Sono state condotte, nel modenese, in vigneti di uve da vino, delle ricerche quadriennali per sondare la possibilità di instaurare una lotta esclusivamente biologica, con monitoraggio feromonico e us di preparati a base di B. thuringiensis contro la Lobesia botrana. I risultati hanno comprovato una buona attività del B. thuringiensis stabilizzato (fluorescina) e potenziato mediante adiuvanti (zucchero o ipodose di insetticida). I rilievi suggeriscono di puntare sull'intervento contro la seconda generazione, avendo, in pratica, quello contro la prima un valore non risolutivo.
Il monitoraggio feromonico non è ancora sostitutivo dell'osservazione delle larve infestanti, anche se, per la seconda generazione, può dare qualche indicazione sul momento dell'intervento. L'esame della produzione ha evidenziato, nelle parcelle in cui si era effettuato solo un intervento contro la seconda generazione, una protezione discreta, anche se non decisiva, dei grappoli.
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