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Capitolo “Funghi e batteri ” - volume terzo - pag. 187-194
Autori: M. Borgo, S. Serra, A. Zanzotto
L'efficacia di diversi principi attivi antiperonosporici ed antioidici nei confronti del black rot della vite è stata valutata nel 1992 in tre prove parcellari. I risultati hanno evidenziato che tra vari prodotti a confronto, impiegati alle dosi proposte contro peronospora ed oidio ed alcuni anche a dosi dimezzate, in presenza di un'alta incidenza della malattia mancozeb è stato di gran lunga il più efficace, pur alla dose di 80g p.a./hl, ma a cadenze di 8 giorni. Per contro, in aree a bassa incidenza della malattia è apparso sufficiente includere il ditiocarbammato nella normale difesa antiperonosporica, anche in miscela con endoterapici. Non altrettanto efficaci sono apparsi folpet ed ossicloruro di rame, mentre gli antiperonosporici endoterapici sono risultati poco o per nulla efficaci. L'impiego degli IBS non ha sortito risultati particolarmente soddisfacenti ad eccezione di tebuconazole, principio attivo sperimentale; tuttavia per questo prodotto la dose è stata nettamente superiore a quella degli altri IBS saggiati.
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