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Capitolo “Funghi e batteri ” - volume terzo - pag. 365-370
Autori: P. Flori, S. Foschi, A. Mattarelli, R. Roberti
In prove di campo condotte negli anni 1992 e 1992, è stata verificata e studiata l'attività di quattro antagonisti fungini (Epicoccum nigrum, Penicillium frequentans, P. purpurogenum e Trichoderma peudokoningii 120) nei confronti della monilia del pesco. Nel 1992 E. nigrum ha esercitato un'attività significativamente analoga a quella del procymidone usato come prodotto di riferimento (17,9% e 7,5% di frutti colpiti rispettivamente) ed ha fornito il migliore risultato, tra gli antagonisti, anche dopo un mese di conservazione. Nel 1993, non essendo stati riscontrati sintomi di campo, probabilmente a causa delle condizioni climatiche non predisponenti la malattia, è stato necessario verificare l'attività degli antagonisti dopo un mese di conservazione dei frutti in cella frigorifera a 4 °C. Tutti i microrganismi, ed in particolare E. nigrum e P. purpurogenum, hanno contenuto l'infezione. La prova su frutti staccati ha evidenziato che, potenzialmente, la gravità della malattia. E' stata osservata, inoltre, un'elevata correlazione tra la percentuale di area di frutto colpita ed il tempo intercorso tra il trattamento con gli antagonisti e l'inoculazione con il patogeno (0,8, 16, 24 e 32 ore): l'effetto di maggiore contenimento del marciume bruno è stato ottenuto applicando gli antagonisti 32 ore prima dell'inoculazione con il patogeno.
Aggiungere Epicoccum nigrum, Penicillium frequentans, P. purpurogenum e Trichoderma peudokoningii 120 agli ausiliari/sostanze attive
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