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Capitolo “Fitofarmaci negli alimenti e nell'ambiente” - volume primo - pag. 19-26
Autori: M. De Paoli, F. Faoro, F. Faretra, L. Grassi, R. Mondini , A. Pezzoli, F. Sansiviero, A. Santomauro, M. Taccheo Barbina
In prove eseguite su uve da tavola e da vino, i dicarbossimidici (iprodione, procimidone e vinclozolin), la miscela carbendazim+dietofencarb, specialmente impiegata in alternanza a procimidone, e diclofluanide sono risultati molto efficaci contro la muffa grigia; i derivati rameici, diclofluanide e deltametrina sono risultati parzialmente efficaci contro il marciume acido. Procimidone, al contrario di iprodione e vinclozolin, applicato tre o quattro volte nella stagione ha lasciato residui prossimi e talora superiori al residuo massimo ammesso dalla normativa italiana (1,5 mg/kg). I residui di dicarbossimidici sono stati molto bassi quando questi fungicidi sono stati impiegati a dosi ridotte in miscele con tiram. La miscela carbendazim+dietofencarb ha mostrato di lasciare residui di carbendazim piuttosto elevati, così che l'uso della miscela deve essere limitato alle prime fasi del programma di protezione. Diclofluanide, ossicloruro di rame e solfato di rame hanno lasciato quantità di residui di molto inferiori a residui massimi ammessi. I risultati sono discussi nel contesto della protezione integrata in viticoltura.
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