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Capitolo “Fitofarmaci negli alimenti e nell'ambiente” - volume primo - pag. 39-46
Autori: S. Cavanna, G. Fontana, G.P. Molinari
Il rischio di ingestione di fenthion e suoi metaboliti attraverso il consumo di olive ed olio è stato valutato mediante i dati sui livelli dei residui di queste sostanze prodotti con sperimentazioni u oliveti del centro e sud Italia trattate con il formulato Lebaycid in due annate agrarie. Nelle olive raccolte e nell'olio derivato è stata riscontrata la forte influenza sul livello residuale dell'intervallo intercorso tra ultimo trattamento e raccolta; mentre scarsa influenza hanno dimostrato il numero dei trattamenti e la dose di p.a. distribuito per pianta. I residui nella drupa intera sono in tutti i casi inferiori al limite massimo fissato dalla legge a 0,8 mg/kg per il fenthion. I residui medi nell'olio derivato da olive raccolte a 28 giorni dall'ultimo trattamento, tempo di carenza attualmente previsto, sono intorno a 0,8 mg/kg e si abbassano notevolmente (0,3 mg/kg) nell'olio ottenuto da olive raccolte a 60 giorni dall'ultimo trattamento.
Considerando i consumi italiani di olive ed olio si è riscontrato che la dose giornaliera massima assumibile, nell'ipotesi peggiore di consumo di soli prodotti trattati con fenthion, è inferiore al 50% dell'ADI (Dose giornaliera accettabile = 0,001 mg/kg di peso corporeo giorno) se le olive sono raccolte 28 giorni dopo l'ultimo trattamento, e minore del 10% se la raccolta è effettuata a 60 giorni dopo l'ultimo trattamento.
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