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Capitolo “Fitofagi e fitomizi” - volume secondo - pag. 187-194
Autori: L. Fluran, F. Toffanin
Numerose prove sono state eseguite utilizzando larve di elateridi immesse, in tempi diversi, in vasetti riempiti con terreno di medio impasto-argilloso, al fine di valutare l'efficacia delle seguenti trategie di lotta ai ferretti: vecchi e nuovi geodisinfestanti distribuiti a pieno campo o localizzati; concia del seme; calciocianamide granulare; Sinapis alba seminata in vicinanza dei semi di mais. Non si sono osservate differenze fra le due specie per quanto riguarda la mortalità delle larve, ma A. ustulatus ha mostrato di risentire pi๠velocemente dell'azione di diazinone e forate distribuiti a pieno campo. A causa delle differenze nel ciclo biologico, in una prova solo A. brevis ha evidenziato differenze statisticamente significative nell'entità delle erosioni alle piantine fra vasetti trattati e non trattati (A. ustulatus aveva iniziato la fase di prepupa e non si alimentava). Nonostante le alte dosi richieste, la distribuzione a pieno campo non ha fornito migliori risultati nel controllo dei ferretti rispetto alla distribuzione localizzata e alla concia del seme.
Per quest'ultima è stato utilizzato il fipronil, nuovo insetticida che ha determinato una elevata mortalità larvale sia a pochi giorni che a 25-30 giorni dalla semina, malgrado una dose molto contenuta. La bassa persistenza della maggior parte dei geoinsetticidi è risultata la causa principale dei casi di mancato contenimento delle larve. Sinapis alba seminata vicino ai semi di mais ha determinato una riduzione dell'attacco pari a quella fornita dai migliori geoinsetticidi, mentre la calciocianamide granulare non ha mostrato alcuna azione.
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