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Capitolo “Fitofarmaci negli alimenti e nell'ambiente” - volume unico - pag. 65-70
Autori: A. Leandri, V. Pompi, E. Raparelli, D. Vannucci
In un vigneto sono state confrontate 3 diverse modalità di trattamento con le stesse quantità di p.a.: uno elettrostatico a 200 l/ha e due non elettrostatici a 200 e 600 l/ha. Le caratteristiche dela distribuzione sono state valutate con campionatori disposti tra la vegetazione all'altezza del grappolo, sui grappoli stessi e a terra. I risultati evidenziano che il trattamento elettrostatico a basso volume fornisce una copertura percentuale della stessa entità del trattamento a maggior volume; la stessa situazione si ha per le perdite a terra negli interfilari. Differenze si hanno per i dati ottenuti nel trattamento a basso volume non elettrostatico (metà della superficie coperta e 50% in pi๠di perdite a terra). Il residuo presente sul grappolo è maggiore con i 200 l/ha dell'elettrostatico sia rispetto ai 200 l/ha che ai 600 l/ha del non elettrostatico. Viene anche messo in evidenza un maggior effetto antideriva sull'elettrostatico rispetto ai 200 l/ha e, soprattutto, ai 600 l/ha.
Parole chiave: vite, tecniche di applicazione, residui, deriva
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