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Capitolo “Funghi, batteri, fitoplasmi, virus.” - volume secondo - pag. 237-244
Autori: M.E.M. D'Arcangelo, E. Egger
In diverse zone della Toscana durante il biennio 2004-2005 sono stati gestiti due modelli di rischio (OiDiag, ?Metos) e uno di simulazione (MSO-AR) concernenti l'oidio della vite. I dati di rischio di simulazione malattia forniti dai diversi modelli sono stati confrontati tra di loro. Inoltre questi elementi, in parte, sono stati messi in relazione con quanto avvenuto in pieno campo su testimoni non trattati. Affinchà© si potessero trarre indicazioni sul livello di rischio raggiunto nelle due annate, sulla curva di simulazione determinata dal modello MSO-AR è stato calcolato il rischio stagionale. I tre modelli hanno fornito indicazioni diverse sulla percentuale di rischio raggiunta nelle sei zone per le due annate, presentando però, anche se con anticipi e/o ritardi, gli stessi andamenti in particolare per quanto concerne l'aumento della probabilità che si verifichino infezioni. Le prove effettuate permettono di evidenziare che oltre alle grandezze meteorologiche vi sono altri fattori che incidono marcatamente sulla diffusione della malattia. I dati forniti adeguatamente interpretati possono costituire una base concreta per l'impostazione di una razionale difesa contro l'oidio.Parole chiave: simulazioni dell'epidemia, Uncinula necator, oidio, modelli previsionali, modelli di simulazione
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