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Capitolo “Fitofagi e fitomizi” - volume primo - pag. 307-308
Autori: G. P. Barzanti, P. Rumine
La "cimice delle conifere", Leptoglossus occidentalis Heidemann, Eterottero Coreide originario dell'America settentrionale, è uno dei numerosi fitoparassiti infeudati alle conifere che, negli anni reenti, ha avuto un forte sviluppo nel nostro Paese ove la specie è ormai naturalizzata (Villa et al., 2001). In particolare, il fitomizo è in grado di colpire, allo stadio di neanide e adulto, numerose specie del gen. Pinus con grave compromissione della produzione dei semi che abortiscono e cadono riducendo la riproduzione delle piante sia spontanee che coltivate. Ne consegue, pertanto, un danno ambientale ed economico spesso elevatissimo. Trattandosi di specie di grande interesse forestale, la "cimice" richiederebbe misure di contenimento adeguate specialmente in quelle situazioni in cui le soglie di rischio vengano superate. In tali contesti ricorrono però i noti limiti legati al rispetto ambientale ed alla salvaguardia della biodiversità per cui possono essere presi in considerazione esclusivamente interventi di tipo selvicolturale e biologico. La lotta microbiologica può rivestire un ruolo complementare importante nell'intento di favorire il ristabilimento di equilibri sbilanciati. L'impiego di funghi entomopatogeni attivi sul fitomizo (Grimm e Guharay, 1998) è stato pertanto da noi preso in esame realizzando in laboratorio prove di patogenicità di isolati di Beauveria bassiana (Bals.) Vuill. da noi ottenuti da ambienti forestali a prevalenza di pino marittimo.
Parole chiave: lotta microbiologica, microrganismi entomopatogeni, Leptoglossus occidentalis, Beauveria bassiana, conifere
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