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Capitolo “Difesa da funghi, batteri, fitoplasmi, virus” - volume secondo - pag. 111-116
Autori: G. Arcangeli, Alberto Boebel, A. Cantoni, A. Gualco, V. Lazzari, S. Lazzati, Roberto Piombo
Fluopyram è una sostanza attiva fungicida appartenente alla nuova classe chimica delle piridinil-etil-benzammidi, scoperta e brevettata da Bayer CropScience. È un fungicida che possiede un’elevata attività biologica nei confronti di diversi ascomiceti patogeni di piante arboree, erbacee e orticole tra cui botrite (Botrytis cinerea), oidio (Erysiphe spp., Podosphaera leucotricha, Sphaerotheca spp., Leveillula taurica), monilia (Monilinia spp.), alternaria (Alternaria spp.), maculatura bruna (Stemphylium vesicarium), ticchiolatura (Venturia spp.) e di alcuni patogeni da conservazione (Gloeosporium spp., Penicillium spp.). Fluopyram inibisce la respirazione mitocondriale inteferendo con l’attività dell’enzima Succinato Deidrogenasi, bloccando il trasporto degli elettroni a livello del Complesso II della catena respiratoria (SDH-Inibitore) e inducendo la morte delle cellule fungine. A causa di questo meccanismo di azione, fluopyram è attivo su diversi stadi del ciclo di sviluppo fungino quali la germinazione delle spore, l’accrescimento del tubulo germinativo e lo sviluppo del micelio. In questo lavoro vengono descritte le caratteristiche chimico-fisiche, tossicologiche ed ecotossicologiche di fluopyram ed una sintesi dei risultati delle sperimentazioni condotte in Italia per la verifica della sua attività di controllo di B. cinerea su importanti colture italiane quali vite, fragola, lattuga, pomodoro e zucchino. Parole chiave: fluopyram, vite, orticole, Botrytis cinerea
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