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Capitolo “Difesa da funghi, batteri, fitoplasmi, virus” - volume secondo - pag. 291-298
Autori: M. Buccini, G. Rho, G.P. Sancassani, A. Vercesi
Nel triennio 2007-2009 sono state effettuate tre prove sperimentali, su cv Merlot, nel comprensorio dei Colli Euganei in provincia di Padova, al fine di ottimizzare la difesa antiperonosporica in agricoltura biologica, pur rimanendo entro i limiti quantitativi imposti per i prodotti a base di rame dalla Comunità Europea. Protocolli convenzionali, che prevedono interventi a calendario per assicurare una continua copertura della vegetazione, sono stati posti a confronto con una strategia basata sulle indicazioni del modello EPI (Etat Potentiel d’Infection), allo scopo di evitare trattamenti superflui e posizionare quelli necessari nel momento ottimale. L’evoluzione epidemica ha causato nel 2008 la completa defogliazione e la totale distruzione dei grappoli sul testimone non trattato, nonché gravi infezioni anche a carico delle parcelle trattate; nel 2009 e, soprattutto, nel 2007 le infezioni sono state meno gravi. Le prove di campo hanno evidenziato che, utilizzando esclusivamente formulati a base di sali di rame, è molto difficile, in presenza di gravi infezioni di Plasmopara viticola, riuscire a contenere i danni su varietà sensibili al patogeno quali “Merlot”. Nei tre anni di sperimentazione, la strategia basata sulle indicazioni fornite da EPI ha permesso di contenere le quantità di rame impiegate, non compromettendo realmente il livello produttivo. Parole chiave: vite, Plasmopara viticola, EPI, agricoltura biologica, sali di rame
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