Con la ricerca avanzata puoi filtrare per titolo, anno, autore e coltura.
Capitolo “Difesa da funghi, batteri, fitoplasmi, virus” - volume secondo - pag. 119-130
Autori: A. Allegri, A. Brunelli , A. Ciriani, M. Collina, L. Fagioli, Marco Pancaldi, F. Pelliconi, Gian Luca Tabanelli
In un pereto commerciale nel quale era stata riscontrata resistenza di Stemphylium vesicarium ai dicarbossimidici e alle strobilurine, sono state condotte prove di campo pluriennali (dal 2007 al 2013) per valutare l’efficacia di questi fungicidi e, nel contempo, l’evoluzione della sensibilità del patogeno. Per quanto riguarda i dicarbossimidici, in situazioni di prevalenza di ceppi del patogeno resistenti, è emerso che la sospensione del loro impiego per 7 anni porta ad una regressione del fenomeno e al recupero dell'efficacia con un utilizzo limitato a 1-2 interventi per anno. Analogamente, la sospensione dell'impiego delle strobilurine, in situazioni di presenza diffusa di popolazioni con elevata frequenza di conidi resistenti, ha condotto alla regressione del fenomeno. Tuttavia il reinserimento di questi prodotti nella difesa aziendale non è stato ancora sperimentalmente valutato. Le verifiche condotte sul boscalid non hanno evidenziato né cali di efficacia in campo né riduzioni di sensibilità di S. vesicarium. Parole chiave: maculatura bruna, resistenza, dicarbossimidi, strobilurine
Con la ricerca avanzata puoi filtrare per titolo, anno, autore e coltura.