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Capitolo “Difesa da funghi, batteri, fitoplasmi, virus” - volume secondo - pag. 131-138
Autori: A. Albertini, Raffaele Carrieri, E. Lahoz
Negli anni 2012 e 2013 sono state condotte due prove di efficacia per il contenimento di Spilocaea oleagina su olivo nell’areale di coltivazione DOP “Colline Salernitane”. L’occhio di pavone o cicloconio dell’olivo, causato dal fungo S. oleagina, è molto diffuso nella regione mediterranea. Le perdite derivano soprattutto dalla defogliazione degli alberi gravemente infetti, con una resa di conseguenza ridotta. La malattia è particolarmente grave negli oliveti fitti con varietà suscettibili di olivo e nei vivai. Le infezioni possono verificarsi durante tutto l'anno quando le temperature (ottimo 16-21° C) e le piogge sono favorevoli. I programmi di controllo chimico includono trattamenti fungicidi (soprattutto a base di rame) durante le stagioni a maggiore rischio d’infezione (primavera e autunno). Sono state confrontate quattro strategie di difesa basate sull’utilizzo della dodina (Syllit 355 SC) e dell’ossicloruro di rame (Cuproram) con un testimone non trattato. I rilievi hanno riguardato l'incidenza delle foglie colpite, la gravità dei sintomi e la qualità della vegetazione. I risultati hanno attestato una migliore gestione per i parametri gravità dei sintomi e intensità della caduta delle foglie nelle tesi trattate. Inoltre l’introduzione della dodina ha consentito un ulteriore incremento nel controllo della gravità dei sintomi, nonché una ridotta caduta delle foglie. Parole chiave: olivo, cicloconio, occhio di pavone, difesa
Aggiungere alla lista autori Porrone F. e Tarantino P.
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