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Capitolo “Difesa dalle avversità animali” - volume primo - pag. 191-200
Autori: Giuseppe Altamura, Vincenzo Cavalieri, angelo ciniero, M. Di Carolo, C. Dongiovanni, G. Fumarola, Francesco Palmisano, P. Pollastro, M.R. Silletti, Daniele Tauro
La diffusione delle infezioni di Xylella fastidiosa in Puglia e? associata principalmente all’olivo ha raggiunto proporzioni catastrofiche in alcune aree della regione. Il batterio e? trasmesso dalla sputacchina Philaenus spumarius. Come per altre malattie causate da patogeni trasmessi da insetti vettori, il contenimento delle infezioni non puo? prescindere da un efficace controllo della popolazione del vettore. A tal fine, cinque prove sono state allestite tra il 2015 e il 2017, volte a verificare l’efficacia di numerose molecole sia di sintesi che sostanze naturali. I risultati migliori sono stati conseguiti con l’applicazione di formulati a base di neonicotinoidi e piretroidi. Inferiore e? stata l’efficacia dei fosforganici. Un buon effetto abbattente hanno mostrato spinosad ed estratto di olio di agrumi, quest’ultimo se impiegato con alti volumi di applicazione. Nessuna azione e? stata invece registrata con le applicazioni a base di spirotetramat, flonicamid, piretrine naturali e azadiractina. Trattamenti a calendario con caolino o imidacloprid hanno permesso di ridurre o azzerare la percentuale di trasmissione del batterio in piante “sane” esposte sperimentalmente per due anni alla popolazione del vettore presente nell’areale infetto.
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